Marietta: la favola, la ballata e il sogno

C'era una volta una contadinella che si chiamava Mariettina. Un pastore le regalò una ricotta. La ragazzina, tutta contenta, mise la ricottina in un cestello che si pose in testa e si diresse al mercato. Strada facendo pensava:- Ora vado al mercato, vendo la ricotta, con i soldi ricavati compro una gallina che mi farà tante uova. Con i soldi ricavati comprerò una coniglia che mi farà tanti coniglietti, poi li venderò e comprerò un maiale che ingrasserò bene. Lo venderò e comprerò una mucca che mi farà tanti vitellini e vendendoli guadagnerò molti soldi. Mi comprerò tanti abiti eleganti e una bella casetta con balconcino, così quando mi affaccerò, tutti mi saluteranno con un inchino: "Buongiorno signorina!". Mariettina era tanto convinta che un giorno si sarebbe trovata in quella situazione che, senza accorgersene, fece un bell'inchino. Naturalmente la ricotta che aveva sul capo cadde a terra e non poté comprare proprio nulla.


Per rendere più teatrale la fiaba (che è piuttosto scarna come narrazione) è stata trasformata in una ballata in versi che è stata letta, divisa in sequenze, disegnata. 

 

La favola ha un insegnamento morale, da bambina, a me (insegnante di matematica), sembrava anche un po' triste, sono così belli i sogni! In realtà deve aver fatto lo stesso effetto ai bambini che hanno allegramente aggirato il problema e hanno focalizzato il loro interesse sul “Sogno di Marietta”, la cui rappresentazione è contenuta nell'immagine che segue.


 

Il lavoro è poi preseguito con l'individuazione dei contenuti matematici della fiaba attraverso un brainstorming e con una serie di attività finalizzate all'organizzazione delle domande emerse