Le fiabe come ambienti di apprendimento

In un'accezione molto ampia, l'ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme.

Il termine ambiente, dal latino ambire "andare intorno, circondare", potrebbe dare l'idea degli elementi che delimitano i contorni dello spazio in cui ha luogo l'apprendimento. È vero però che, se guardiamo alla conoscenza e al modo in cui si costruisce, non possiamo prendere in considerazione soltanto lo spazio ma l'insieme delle componenti presenti nella situazione in cui vengono messi in atto i processi di apprendimento: gli insegnanti e gli allievi, gli strumenti culturali, tecnici e simbolici.

serata con i genitori
serata con i genitori

Possiamo pertanto definire l'ambiente di apprendimento come un contesto di attività strutturate, "intenzionalmente" predisposto dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. In tale "spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo.

In tal senso, le fiabe, concepite come strutture narrative che danno forma, senso e significato a una 'realtà' condivisa, sono state pensate da noi come ambienti di apprendimento anche per la matematica. Attraverso la fiaba, la matematica si riempie di espressioni, di emozioni e, grazie alla comprensione del contesto narrativo, i bambini riescono a porre e risolvere correttamente situazioni-problema compatibili con il proprio livello si sviluppo e particolarmente stimolanti dal punto di vista cognitivo.